Daroca

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Dominata dai resti del suo antico castello, emerge Daroca, una delle più belle città dell'Aragona. Senza dubbio, uno degli incanti della città è passeggiare lungo le sue mura, con le sue imponenti torri, fino a raggiungere il castello, dal quale si può godere di un bellissimo panorama.

Daroca – Archivo Prames Retablo de la Iglesia de San Miguel Daroca – Archivo Prames RUTA 1 – Daroca -011 RUTA 1 – Daroca -002 RUTA 1 – Daroca -008 RUTA 1 – Daroca -009 Daroca – Detalle Puerta del Perdón Colegiata – Andrea Bayo Iglesia de San Miguel – Daroca Fuente de los veinte ca+¦os – Daroca

Al centro della Valle del fiume Jiloca, nel mezzo del Sistema Iberico e custodita dai resti del suo antico castello, sorge Daroca, una delle più belle città dell’Aragona.

Daroca fu prima un avamposto della conquista cristiana e poi un territorio di frontiera, quindi fu pesantemente murato. Di quello che un tempo era il più grande recinto murato di Aragona – con oltre quattro chilometri di mura – ci sono splendidi esempi come il “Portal de Valencia”, la “Puerta Baja” o la “Puerta del Arrabal”, che vi accoglieranno.

Senza dubbio, uno degli incanti della città è passeggiare lungo le sue mura, con le sue imponenti torri, fino a raggiungere il castello, dal quale si può godere di una splendida vista sulla città.

Dal suo periodo di splendore conserva un patrimonio di oltre duecento edifici catalogati. Nel cuore del centro storico si trova la splendida collegiata di Santa Maria, dove sono conservati i Sacri Corpi, testimoni del miracolo avvenuto in città nel XIII secolo, quando le forme sacre sanguinavano misteriosamente durante un inatteso attacco musulmano. E nella casa colonica, perdersi per le strade del quartiere ebraico, oggi noto come “Barrio Nuevo”.

L’elenco delle chiese si completa con la chiesa romanica di San Miguel, con straordinari dipinti murali gotici colorati, e quelle di San Juan e Santo Domingo de Silos, che iniziarono ad essere costruite nel XII secolo, in stile romanico, per finire nel XIII secolo con tecniche mudéjar.

Passeggiando lungo le sue ripide strade troverete anche belle case signorili come il Palacio de los Luna, l’ex Casa de Canónigos, il Palacio de Gil Bernabé e l’ex Hospital de Santo Domingo, oggi sede del Museo de la Historia y las Artes.

E a proposito di musei, non dimenticate di visitare il Museo della Pasticceria Manuel Segura. Tale è la tradizione gastronomica della città che ogni anno, intorno al mese di maggio, tiene una mostra che ha come protagonisti la pasta e i dolci. Altri eventi che attirano anche un buon numero di visitatori e che consigliamo di non perdere sono le sue feste medievali e il Festival della Musica Antica, altra testimonianza delle radici del medioevo in questa città, una delle più ricche culturalmente di tutta l’Aragona e che, tra l’altro, prende il nome dal Cantar del Mio Cid.

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